Serinaldi: buona la prima, anche col botto!

Settembre 22, 2018

Moto3
Debutto significativo di Simone Serinaldi con la Honda nsf 250 di Pos Corse, dopo un anno di inattività il giovane pilota ternano ha iniziato Giovedì a prendere confidenza con la verde giapponese migliorando costantemente i tempi sul giro qualificandosi per il via di gara 1 con il 12° tempo. Il team dopo le qualifiche migliora ulteriormente il setting della moto e Simone con una spettacolare partenza (lunghissima impennata a tutto gas) al primo giro è già settimo e vicinissimo al gruppo dei primi guidato da Carraro, Zannoni e Rossi. Al secondo giro è in bagarre con Bartolini della VR46 Academy per la quinta posizione ma alla San Donato, quando era già a ridosso dei primi, allarga troppo andando a staccare fuori traiettoria e perde l’anteriore con gran carambola della moto ma fortunatamente senza danni fisici. Da metà gara in poi i primi quattro fanno gara a sè con continui scambi di posizione: Zannoni, Spinelli, Rossi e Carraro lottano senza esclusione di colpi ma alla fine ma sarà il giovane portacolori della TM a prevalere su Carraro per soli 4 millesimi.

Premoto3

Partenza thriller con incidente tra Bergamini e Rato quindi bandiera rossa e ripartenza con subito in testa Vejer seguito da Morosi e Kelso. Rinviene poi Boncinelli andanto più volte in testa alla combattutissima gara fino all’ultima curva dell’ultimo giro, sempre decisiva al Mugello, che consegna la vittoria a Morosi seguito dai sorprendenti Kelso e Mastroluca che beffano Vejer e Boncinelli. Devis Venturato era partito bene ed ha girato con tempi in linea della qualifica ma ha avuto problemi al cambio e di assetto.

Beppe Oliveri – Team Manager

“Sono molto contento perché Simone ha dimostrato da subito di sentirsi a suo agio con la nostra Honda ed ha reagito molto bene alle modifiche fatte dopo la qualifica. A parte la spettacolare partenza aveva un ottimo passo per stare con i primi e credo che sicuramente un quinto/quarto posto fosse alla sua portata. Peccato per la scivolata alla fine del rettilineo ma era troppo largo e li l’uscita di traiettoria non perdona. Direi bene anche per Devis che prosegue nel suo percorso di apprendistato abbassando ogni volta i suoi tempi sul giro”.